Antonio La Monica
È l’immagine di un Cristo morente. Un volto intenso e sereno che, in un sapiente giochi di chiaro scuri, sottolinea la dignità solenne del passaggio. Piero Guccione ha deciso di sostenere così la causa del Centro risvegli ibleo. Il celebre pittore ha donato un acquaforte in 120 esemplari, che rappresenta il suo “Omaggio a Pontormo”, ma soprattutto il suo omaggio ad una causa importante quale quella di dare vita ad una struttura per accogliere i malati in stato vegetativo o di minima coscienza.
Jacopo Carrucci, conosciuto come Jacopo da Pontormo, pittore del sedicesimo secolo, aveva ritratto la deposizione dalla croce per la cappella funebre della famiglia Capponi, oggi esposta nella chiesa di Santa Felicita a Firenze. Guccione ne restituisce un particolare che sembra sintetizzare la ragion d’essere del Centro risvegli ibleo. La cartella potrà essere acquisita in dono dal Centro Risvegli attraverso la donazione minima di cinquecento euro. Non è un’operazione di mercato e la quota economica è frutto della scelta voluta da Guccione e dal Centro risvegli ibleo.
Una realtà, questa ultima, che, in poco meno di un anno, ha saputo conquistare credibilità e simpatie nel popolo ibleo. «L’opera di Guccione – spiega Adriano De Nicola, responsabile sanitario del Centro risvegli – ci proietta al centro della storia dell’arte. Nell’individuare il volto di Cristo morente, inoltre, il maestro centra la filosofia del nostro progetto. Noi volevamo mettere le radici nel cuore della collettività iblea. Siamo grati all’artista per questo grande regalo e per il semplice fatto di averci accolto». «Per entrare nel cuore di Piero Guccione – conferma l’avvocato Rosario Di pasquale, tramite tra artista ed il Centro – ci voleva poco, vista la sua grande disponibilità e generosità».
L’intero ricavato sarà devoluto all’associazione onlus. Il dono di Piero Guccione è solo l’ultimo nodo di una fitta rete che la struttura continua a tessere in vista di importanti sviluppi. All’orizzonte, infatti, la possibilità concreta di avviare una convenzione con l’Asp per la creazione di alcuni posti letto.

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